Ostrica Belon
Era la fine del 1800 quando il proprietario dello Chateau du Belon a Riec Sur Belon, nella bassa Bretagna, osservò le mutazioni profonde che avevano interessato le ostriche piatte e selvagge.
Le stesse erano state raccolte mesi prima e lasciate riposare sulla foce del fiume Belon, che scorreva al di fianco della sua dimora. Dopo diverse settimane, notò che erano cresciute vertiginosamente nella carnosità.
Fece di tutto per ottenere la concessione marittima e la relativa gestione di quel territorio magico che aveva fatto rinascere le sue ostriche, rendendole ancora più speciali e gustose.
Tecnicamente, quello che era avvenuto nella fase finale del ciclo vitale era che le ostriche avevano acquisito una maggiore carnosità e quel sentore lontano di nocciola che le caratterizzavano. Da qui nasce la storica leggenda di un mollusco che oggi è tra quelli più richiesti ed apprezzati.
Molto pregiato, anche in seguito alle molteplici criticità che devono essere affrontate per poterlo produrre:
- la difficile natura dello stesso, che depone soltanto 100.000 larve (la cui maggior parte diventa patrimonio del mare attraverso il plancton);
- la difficoltà di far sostare per tanto tempo (un arco temporale di sei mesi) le ostriche in uno spazio ridotto che è quello del tratto di fiume vocato.
Nel momento in cui si decide di assaggiare questo prodotto, si vive un vero e proprio viaggio sensoriale alla scoperta del Mar Mediterraneo, di un mollusco che grazie agli antichi romani è stato portato in Francia, generando l’attuale cultura ostricola. Un gusto particolare, la cui scarsa reperibilità, lo rende ancora di più oggetto di desiderio per una rara specialità. Al primo assaggio, la nota salina sfiora le papille gustative, una delicata sfumatura dovuta all’affinamento in acque salmastre, poi addolcite dal fiume Belon. La seconda tappa di questo viaggio ti porta in un vero e proprio sottobosco, in cui immergerti negli elementi vegetali presenti nelle foreste britanniche. Alla fine, un sentor di nocciola che accompagnerà la fase finale di degustazione e ti lascerà estasiato dinanzi la magia di una “goccia d’acqua”.