Quando si parla di prelibatezze, i ricci di mare spiccano tra i frutti di mare più apprezzati in tutto il Mediterraneo. Il loro gusto intenso li ha resi una prelibatezza gastronomica di molte culture, anche quelle orientali.
Oggi vogliamo condividere con te un approfondimento sulle parti commestibili dei ricci e su quelle che invece non si possono mangiare. Prima però vediamo insieme quali sono le caratteristiche di questo fantastico frutto.
Cosa sono i ricci?
Prima di esplorare le parti commestibili dei ricci, capiamo cosa sono. Si tratta di organismi marini appartenenti alla classe degli echinodermi. Sono presenti in vari mari e oceani di tutto il mondo e sono riconoscibili per la loro caratteristica forma sferica o globulare, rivestita da una serie di spine appuntite.
Gli echinodermi, a cui appartengono i ricci, costituiscono un vasto phylum di animali marini, che include anche stelle marine, ricci di mare, lirio di mare e cetrioli di mare. I ricci di mare sono particolarmente noti per i loro spessi aculei mobili che utilizzano per muoversi, nutrirsi e difendersi dai predatori.
Due delle specie più diffuse sono il riccio di mare rosso (Paracentrotus lividus) e il riccio di mare viola (Strongylocentrotus purpuratus). Entrambi vantano gusti intensi e si prestano perfettamente per molte ricette della cucina tradizionale mediterranea.
Caratteristiche dei ricci
I ricci di mare si trovano comunemente su fondali rocciosi o sabbiosi in acque marine poco profonde. Hanno una forma globulare o a sfera, con una parte superiore convessa e una parte inferiore piatta. La caratteristica più riconoscibile è la presenza di spine rigide e appuntite che coprono la loro superficie esterna. Queste spine possono variare di forma, dimensione e colore, a seconda della specie.
Questi organismi marini possiedono podia, delle strutture mobili simili a tentacoli, presenti tra le spine. Questi svolgono diverse funzioni, come la locomozione, la respirazione e la cattura del cibo.
La loro bocca, invece, si trova sulla parte inferiore del corpo ed è circondata da cinque denti robusti chiamati “lanterna di Aristotele”, che sono utilizzati per grattare, triturare e catturare il cibo. La loro alimentazione è composta principalmente da alghe e detriti organici.
Questi organismi hanno un sistema di riproduzione sessuale che avviene con la fecondazione esterna attraverso il rilascio delle loro cellule riproduttive nell’acqua. Le uova fecondate si sviluppano in larve, che successivamente si trasformano in ricci adulti.
I ricci di mare svolgono un ruolo importante negli ecosistemi marini, contribuendo alla regolazione della popolazione di alghe e al mantenimento dell’equilibrio dell’ecosistema.
Quali parti dei ricci di mare si possono mangiare?
Dei ricci di mare, è possibile mangiare due parti: le ghiandole sessuali e le gonadi.
Ghiandole sessuali o “coralli”: la parte più pregiata e prelibata dei ricci di mare. Sono comunemente chiamate “coralli” per il loro colore arancione brillante e hanno una consistenza cremosa e delicata. I coralli dei ricci sono noti per il loro sapore agrodolce, con un caratteristico aroma di mare. Sono spesso considerati una prelibatezza gastronomica e vengono utilizzati per arricchire e impreziosire piatti di pasta, risotti o insalate di mare.
Gonadi: sono le uova fecondate delle femmine. Sono piccole palline arancioni o gialle con una consistenza morbida e un sapore intenso. Le gonadi dei ricci di mare sono comunemente chiamate anche “uova di riccio” o “baffi”. Hanno un sapore più intenso rispetto ai coralli e sono spesso utilizzate per condire sushi, sashimi, zuppe di pesce o possono essere aggiunte a piatti di pasta e risotti per arricchirne il sapore.
Come pulire i ricci di mare
I più esperti, sicuramente avranno un taglia ricci tra gli utensili. Ma se tu ne sei sprovvisto, puoi utilizzare anche le forbici o un coltello. Vediamo come procedere in tutti e tre i casi.
Pulire i ricci con il taglia ricci: prima di aprirli, accertati che siano freschi. Come? L’odore di mare deve essere intenso. La parte da tagliare è quella superiore, facile da riconoscere grazie alla presenza della bocca. Ora, con l’aiuto di un cucchiaino, estrai la parte del corallo (quella arancione) e sistemali su un piatto o una ciotolina per procedere con la cottura o la consumazione a crudo.
Pulire i ricci con le forbici: in questo caso sarà necessario proteggere le mani con un guanto o un panno. Una volta effettuato questo passaggio, infila le forbici nella bocca. Tieni il riccio con una mano mentre, con l’altra, lo incidi in due parti con le forbici facendolo ruotare.
Pulire i ricci con un coltello seghetto: devi sapere che questo è il metodo più wild, quello che ho sempre visto eseguire dalla mia famiglia quando, in spiaggia, sono intenti a mangiare i ricci appena pescati nel mare del Salento (pesce più fresco di così non si può). Anche in questo caso è importante proteggere le mani prima di procedere. L’incisione del riccio dovrà essere a croce. Successivamente, è importante colpirlo con una pietra che spaccherà il guscio precedentemente inciso e permetterà estrarre la polpa con una forchetta o, ancora meglio, con una fresca mollica di pane. Sentirai subito il sapore del mare avvolgere ogni singola papilla gustativa.
Come mangiare i ricci di mare?
Nel mondo della gastronomia, i ricci di mare hanno da sempre occupato un posto di rilievo per la prelibatezza e il sapore unico che li caratterizza. In molte culture, queste creature marine sono considerate una vera delizia e le ricette per gustarli sono tramandate di generazione in generazione.
Dalle coste mediterranee alle regioni asiatiche, i ricci di mare sono stati utilizzati con maestria per arricchire primi piatti, insalate e antipasti. Scopriamo insieme alcune delle ricette tradizionali.
Spaghetti ai ricci di mare: gli spaghetti ai ricci di mare rappresentano una delle ricette tradizionali più celebri per gustare appieno il sapore intenso e prelibato di queste creature marine. Originaria delle coste mediterranee, questa pietanza è un vero inno alla semplicità e all’eccellenza degli ingredienti marini. Gli spaghetti vengono cotti al dente e conditi con una salsa cremosa e delicata, ottenuta dai coralli dei ricci che conferiscono al piatto un aroma di mare inconfondibile. Il risultato è un’esplosione di sapori che cattura i sensi e incanta i palati più raffinati.
Ricci di mare crudi con mollica: soprattutto in Puglia e in Campania, i ricci di mare consumati crudi con mollica di pane fresco rappresentano una vera e propria tradizione. Questa prelibatezza semplice e genuina è una celebrazione della freschezza e della bontà dei prodotti del mare. I ricci appena pescati vengono consumati al momento, magari proprio in riva al mare o in barca. Il guscio diventa una sorta di piattino che permette di fare la scarpetta con il pane che cattura il gusto e la cremosità dei coralli.
Ricci di mare marinati: esperienza culinaria straordinaria che unisce freschezza e gusto intenso. Questa deliziosa preparazione esalta il sapore autentico dei ricci di mare, offrendo un’armoniosa combinazione di sapori. I ricci vengono aperti e i coralli vengono immersi in una marinatura di succo di limone fresco e olio extravergine di oliva di alta qualità.
Questa conferisce un tocco di acidità che esalta il sapore dolce dei coralli, creando un’esplosione di sapori unici in bocca. Serviti crudi, i ricci marinati regalano una piacevole sensazione di freschezza e leggerezza.
Sugo ai ricci di mare: questa ricetta prevede l’utilizzo dei coralli che donano al sugo un sapore intenso e caratteristico. Dopo aver aperto i ricci, i coralli vengono delicatamente prelevati e cotti in una base di olio extravergine di oliva, aglio, peperoncino e, a volte, un’aggiunta di pomodoro fresco. Questa combinazione di ingredienti esalta il gusto autentico di questi frutti di mare, creando un sugo cremoso che avvolge perfettamente la pasta.
Assicurarsi di mangiare ricci freschi e di qualità
L’esperienza culinaria legata ai ricci di mare è un vero viaggio attraverso i sapori del mare e una festa per i sensi. Ma è essenziale sottolineare l’importanza di fare scelte consapevoli quando si acquistano e si consumano i frutti di mare.
Optare per prodotti freschi, controllati e di alta qualità è fondamentale per garantire sia la sicurezza alimentare che la massima bontà dei piatti a tavola. Scegliere fornitori affidabili, specializzati nell’allevamento e nel commercio di molluschi, può offrire la tranquillità di gustare qualsiasi tipo di frutti di mare avendo a disposizione tutte le informazioni sulla tracciabilità e i metodi di allevamento.
In questo modo, si evitano possibili problemi di salute e ci si assicura di preservare le tradizioni culinarie regionali, rispettando al contempo l’ambiente marino. Una scelta responsabile nel consumo di ricci di mare contribuirà a preservare il prezioso equilibrio degli ecosistemi marini, assicurando a tutti la migliore esperienza con l’autentica bontà del mare.
Bellissimo